Poesie

Il conte ingrullito

… Oscure cronache del basso medioevo, narrano di un vecchio e malvagio conte inviso ai suoi feudatari toscani vessati dai suoi continui balzelli che, vittima di un sortilegio (secondo i resoconti popolari), rimase asserragliato nel proprio castello per anni senza riuscire a mettere più piede fuori. Ecco il grottesco resoconto sti-lato di buon inchiostro dal suo cerusico personale:

Ode

Dringhete
dranghete
sull’ottovolante
sull’otto esaltante
s’invola di botto
un bel giovanotto

Dringhete
dranghete
sull’ottovolante
sull’otto esaltante
s’invola di botto
un bel giovanotto
sale sale sale su
scende scende scende giù
balza e rimbalza
nell’abitacolo
senza un ostacolo
sembra un miracolo
stride il binario
nel putiferio
lungo il tragitto
va a capofitto
all’impazza’.

Le curve strette
le piroette
e quelle coppiette
l’han vista brutta
e ora hanno fretta
di tornar giù.

Ma il giovane ride
il giovane gode
s’innalza e poi cade
lui solo è custode
allegro d’umor.

Giù in coda la folla
attende e controlla
chi ride e chi crolla
in quel tiremmolla
è tutto un urlar.

E c’è chi pencola
chi si divincola
c’è chi trasecola
solo a guardar.

La giostra rallenta
corsa turbolenta
chi prega chi canta
con tutto il cuor.

Con occhi sottesi
con occhi socchiusi
seconda dei casi
si arrestano giù.

Torna su