La Divina Tragedia

Al fondo del cammin di quella via,

seguii ogni suo passo con premura,

ché io volevo farla donna mia.

Ma come quei che passa e nulla cura,

non mi rivolse ‘l curro, e triste sorte,

sentia calar su me con gran paura.   

Io che per lei sfidato avrei la morte,   

con mille e più poesie la tentai,    

sperando di condurla a la mia corte.

Ma nelle grazie sue io non v’entrai:

per cui cosa sperar potete voi,

la speme non potete averla mai!

Poiché ‘l più grande son tra tutti noi,   

che a mio paragon fate difetto,

poeti del doman, menate i buoi:

la donna in versi è pura nel suo letto.

La Divina Tragedia
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