Il bastone a chi interrompe la lezione

Quando cadde

quel cappuccio di una Bic

(lo sentimmo fare CLINK!)

Cerrato interruppe la lezione

e noi tutti interrompemmo la respirazione.

Cadde proprio lì,

tra due delle tre file di banchi,

mentre otto pupille sporgenti di occhi bianchi

lo fissarono tremanti.

Vi farò patire i tormenti,

sembrò pensare il professore,

lanciando il suo sguardo truce all’aula in preda al terrore.

(Non ci sentivamo mai sicuri con certi professori sicari…)

Poi si diresse verso i quattro più vicini

al punto della rovinosa caduta

ormai sotto la sua santa inquisizione.

Lo si capì bene dalle fiamme furenti

che sprigionavano i suoi occhi nell’arsione.

«Chi è stato?» tuonò Cerrato con imperio.

Ma tutti tacemmo, presaghi dell’imminente putiferio.

Allora il tiranno li additò così: «Tu, tu, tu e tu…

andate nello spogliatoio; avete cinque minuti

per decidere chi è stato e poi tornate qui!»

(Con lui bastava poco per diventare dei veri… fuori-classe).

Anche lo scoppio di uno starnuto

poteva essere prevenuto dal prof.

come un tentativo di lesa Maestà.

Il tempo passò, il gruppetto ritornò

da Pilato per il processo.

Ma nessuno, neanche ora, parlò.

Allora a parlare fu il nostro kapò:

con quattro ceffoni sonori li sentenziò.

Poi vi aggiunse uno zero in condotta

e una nota sui diari a futura memoria:

Interrompeva il professore nell’ora di Storia.

Che il Signore l’abbia in scoria!

Il bastone a chi interrompe la lezione
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